La Burgos-BH inizia la nuova stagione con rinnovata linfa. La formazione spagnola non riusciva a ottenere successi nel 2019, almeno fino a metà luglio, ma le tre vittorie ottenute nell’arco di un mese e mezzo hanno completamente cambiato la situazione, soprattutto grazie al sigillo alla Vuelta a España 2019. Nella corsa casalinga più importante, oltre al successo parziale, il team si è messo in mostra indossando a lungo la maglia a pois di miglior scalatore, risultato che ha dato ulteriore visibilità. Con un roster più completo e competitivo, la squadra iberica può ora cercare maggiore continuità di risultati per proseguire la crescita mostrata in questi anni.
Gli uomini più attesi
Dopo i risultati delle ultime stagioni, Angel Madrazo Ruiz non può che essere uno degli uomini di riferimento della formazione. Lo spagnolo, abile scalatore e attaccante per natura, avrà il compito di movimentare le corse più impegnative e guidare la formazione nelle corse a tappe da una settimana. Anche Diego Rubio rimane uno dei fari del team, pur non essendo stato in grado di ripetere il suo 2018 d’oro nella scorsa stagione. Nelle corse spagnole sarà comunque un corridore da tenere in gran considerazione. L’altro grande alfiere in salita rimane Ricardo Vilela, a sua volta in calo dopo un 2018 di buona qualità. Il portoghese è prezioso anche e soprattutto per la sua esperienza e duttilittà.
Il velocista di punta invece rimarrà Matthew Gibson, capace di vincere la sua prima corsa in carriera in una tappa del Tour of Qinghai Lake 2019. Il britannico finora si è messo in luce soprattutto in Asia, ma già l’anno scorso ha strappato una buona top ten al Giro di Turchia, competizione World Tour. La sua principale alternativa sarà Jetse Bol, secondo in una frazione dell’ultima Vuelta a España e capace di difendersi anche sui tracciati piuttosto mossi, in cui lo sprint avviene tra un numero ristretto di corridori. Dal World Tour è invece arrivato Willie Smit, corridore poliedrico e molto completo che vuole dimostrare di poter sbocciare definitivamente dopo un’esperienza non troppo felice in Katusha-Alpecin. In un ambiente sicuramente meno esplosivo, il sudafricano può mostrare il proprio talento e cercare piazzamenti anche in corse importanti.
Le Giovani Promesse
Come da tradizione la formazione iberica punterà tantissimo sui giovani. Il più pronto, nonostante la giovanissima età, sembrerebbe essere Alex Molenaar. Il neerlandese è un promettente scalatore, che nel 2019 ha già vinto il Giro di Romania e la tappa regina del Tour of Qinghai Lake e ci si aspetta che possa quantomeno ripetere risultati di questo livello.
Ci si aspetta dei miglioramenti, invece, da Jaume Saureda. Lo spagnolo classe ’96 ha già mostrato un discreto spunto veloce nella sua prima stagione con la Burgos-BH e ha chiuso in crescendo il 2019 dando la sensazione di non aver ancora mostrato tutte le sue qualità. Al fianco di Saureda continuerà a crescere anche Manuel Peñalver, che ha caratteristiche molto simili a quelle del connazionale e che nonostante i due anni di età in meno vanta già un palmarès migliore.
Dovrà essere invece l’anno del riscatto per Victor Langellotti. Il monegasco è reduce da due stagioni difficili, a causa dei continui infortuni che l’hanno tormentato, ma la squadra gli ha mostrato fiducia allungandogli il contratto e la speranza è che possa innanzitutto ritrovare la continuità nelle corse prima di arrivare ai risultati. Infine, c’è tanta curiosità intorno a Carlos Canal. Lo spagnolo classe 2001 è l’emblema della multidisciplinarietà che sempre più sta prendendo piede negli ultimi anni, visto che è stato campione nazionale sia di mountain bike che di ciclocross. Due discipline che continuerà a esercitare, affiancandole alla strada e al suo percorso di studi, che vista la sua giovanissima età deve ancora terminare.